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A cosa serve il packaging?

A livello industriale il packaging è il settore che produce gli involucri necessari per il confezionamento. Sono diverse le aziende che si occupano esclusivamente di questo settore. Rivolgendosi ad aziende come queste, si può usufruire di sistemi di tappatura, riordinatori, sistemi di riordinamento e soluzioni integrate.

 

Il packaging può essere utilizzato anche a livello alimentare, cosmetico e farmaceutico. Tutto questo almeno da un punto di vista strettamente tecnico.

 

Ancora possiamo leggere ad esempio che la definizione nel settore del marketing è “modalità di confezione di presentazione di un prodotto, studiate in funzione della vendita”.

 

Possiamo dire che in un certo senso oggi il packaging è diventato una forma di comunicare. Oltre la sua funzione principale, che è appunto quella di contenere un oggetto in un involucro, così che non si danneggi, c’è anche quella di comunicare all’acquirente qualcuno. E’ il pacco che avvolge il prodotto la prima cosa che salta all’occhio e sappiamo bene quanto il visual sia fondamentale nella vita di tutti noi.

 

Secondo alcune recenti statistiche effettuate in alcui stati europei, tedeschi e francesi preferiscono un packaging molto più soft, dove l’involucro deve informare sul prodotto e soprattutto avere un basso impatto ambientale. Per gli italiani e gli spagnoli invece, occorrono imballaggi più tecnologici e personalizzati.

 

Il packaging permette quindi di comunicare qualcosa, deve farlo bene. Deve distinguere a un colpo d’occhio un prodotto da un altro, richiamando così l’attenzione del consumatore. Ci sono settori in cui è più importante di altri, ma non si può negare che in alcuni campi determina il successo di un prodotto piuttosto che di un altro!

 

Strumenti nel packaging

 

Vediamo adesso i principali prodotti. Ci sono le riempitrici, macchinari che permettono l’imbottigliamento di tutti quei prodotti liquidi che sono caratterizzati da una bassa viscosità. Sono flessibili, facili da utilizzare e rapidi da pulire.

 

Le principali caratteristiche di una riempitrice sono quelle di: avere in acciaio inox la parte che entra in diretto contatto con il prodotto, mancanza di un serbatoio prodotto nella macchina, la possibilità di alimentare il prodotto ricorrendo ai serbatoi di stoccaggio. Elimina il rischio che il prodotto fuoriesca durante il riempimento. Possiede motori a velocità variabile.

 

Ci sono poi i sistemi di tappatura. Loro permettono di ricorrere a vari sistemi di chiusura. Viene usato per esempio nel settore fermaceutico, alimentare e quello dell’igiene personale. La struttura meccanica di queste macchine è avanzata. E’ interamente in acciaio inox 304. Permette di soddisfare un’elevata velocità nella tappatura grazie alle sue teste rotative, da 4 a 30.  E’ possibile tra l’altro integrare ulteriori torrette di tappatura in un solo monoblocco, così da effettuare vari tipi di chiusura nello stesso contenitore.

 

Ci sono poi i sistemi di riordinamento e orientamento, vengono usati da tutte le aziende per confezionare i prodotti per l’igiene personale, la farmaceutica e la detergenza. La struttura meccanica di questi strumenti è in acciaio inox, perfetta quindi per assorbire gli “stress” di determinati contesti. Sono flessibili, trattano quindi contenitori di varie dimensioni.

 

Le più moderne tecnologie permettono un campio di formato semplificato, senza bisogno di ricorrere a utensili particolari. La componente elettrica è standard e ciò lo rende particolarmente affidabile.