Differenze fra cartomanti e indovini

La ragione per la quale è bene trattare le differenze tra le cartomanti e gli indovini deriva da alcuni malintesi che ingenera, tra utenti e popolazione tutta, l’analogia tra i servizi resi da ciascuno di essi.

Gli indovini, anche definiti veggenti, che si riconoscono dalla sfera di cristallo che hanno di fronte, predicono il futuro. Stessa cosa non vale nel caso delle cartomanti consultabili a basso prezzo le quali dovrebbero piuttosto – in condizionale è d’obbligo – interpretare i simboli delle carte traendone spunti e suggerimenti utili a garantire ai loro interlocutori una vita migliore. Per chi chiama dal telefono ci sono servizi di cartomanzia a basso costo dedicati, vedi Cartomanzia Trina.

Le 7 differenze per cui è preferibile affidarsi ai cartomanti piuttosto che agli indovini

Nel tentativo di chiarire il più possibile la differenza, vediamo quali sono le 7 differenze che rendono preferibile rivolgersi ai cartomanti piuttosto che agli indovini.

  1. Un cartomante non ti dirà mai che può predirti tutto passato, il presente e il futuro:

la stessa, piuttosto, prenderà visione della situazione attuale in cui versa la tua vita e sulla base della sua interpretazione dei simboli contenuti nelle carte, potrà dare qualche indicazione e suggerimento circa quello che sarebbe meglio fare per evitare possibili problemi.

  1. Attenzione agli avvisi “allarmanti”: è improbabile che dei cartomanti, previa lettura delle carte, ti pongano nelle condizioni di nutrire sentimenti di panico. La cartomanzia è, sì, la previsione di qualcosa che può accadere ma, appunto, quello che può accadere non è un evento immutabile.

Il nostro libero arbitrio entra in ogni momento in gioco e si può cambiare il corso degli eventi in base alle nostre scelte.

  1. No alla dipendenza: gli indovini mettono l’interlocutore nelle condizioni di dipendere da lui.

Una cartomante, invece, in genere – e sempre se onesta – non metterà l’interlocutore nelle condizioni di ritenere necessario consultare la stessa prima di prendere una decisione.

Spesso capita di sentire da un indovino questa frase: “Non fare una mossa senza parlare con me”.

E’ assurdo. Ma, attenzione, anche una cartomante può comportarsi alla stessa maniera quindi … massima diffidenza!

  1. In genere, i cartomanti non prendono decisioni per conto di nessuno: ad esempio, non dovrebbero mai dire “vendi la tua casa”, “lascia il tuo lavoro”, o “chiedi il divorzio.”

Ma, ribadiamolo, il condizionale è d’obbligo, perché tutto dipende dalla correttezza della professionista alla quale ci rivolgiamo, indovina o cartomante che sia.

  1. Attenzione agli indovini che fanno riferimento a leggi divinatorie o alchemiche o che criticano gli altri operatori del settore: questo atteggiamento è più frequente negli indovini, ma non mancano, purtroppo, anche cartomanti che criticano l’operato altrui.
  2. Una brava cartomante non chiederà mai costi spropositati, cosa che invece, in genere, accade nel caso di indovini o veggenti che si rifanno a “leggi sovrannaturali”.

La mera lettura delle carte dei Tarocchi non può richiedere costi assurdi.

Non sono previste spese da affrontare, quindi è bene diffidare da chiede cifre esorbitanti, perché l’impegno profuso c’è, ed è incontestabile, ma questo non giustifica che l’interlocutore si veda costretto a pagare somme che non può permettersi, sol perché mosso dall’esigenza di un aiuto.

  1. La più grande differenza tra cartomanti ed indovini sta nella mancata assoluta sicurezza da parte dei primi, che non sta ad indicare mancanza di professionalità, ma esattamente il contrario: non si può avere la certezza assoluta, tutto cambia e muta a seconda del libero arbitrio delle persone coinvolte dagli eventi.

La cartomanzia non è previsione magica di eventi, ma solo pratica che prende spunto dal linguaggio dei simboli, i quali, se interpretati, costruiscono delle ipotesi, delle probabilità delle quali è bene fare tesoro per una vita più piena, ricca e significativa.

Alla luce di quanto chiarito, sembra proprio che debba essere preferito il consulto di una cartomante piuttosto che quello di un indovino.

Tuttavia, giova ribadirlo ulteriormente, tutto dipende dalla professionalità, serietà, discrezione e umiltà del professionista al quale ci si rivolge, perché nulla toglie che alcuni cartomanti possano tenere un atteggiamento riprovevole.

La parola d’ordine, come sempre è… prudenza.